Calcolo delle Imposte di Successione

Come si calcola l’Imposta di Successione? Ci pensa Imposto!

Inserisci i tuoi dati, l’importo ereditato ed il grado di parentela con il de cuius:

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Screenshot Imposto

Cos'è l'Imposta di Successione?

Questa imposta, nota anche come Tassa di Successione, va corrisposta, se dovuta, da quei contribuenti che hanno ricevuto in eredità beni immobili e diritti reali immobiliari. Questi sono tenuti a presentare la Dichiarazione di Successione e, nei casi previsti, ad onorare l'imposta.

Su quali beni si applica l'Imposta di Successione?

L'Imposta di Successione si ottiene dalla differenza tra l'intero patrimonio lasciato, in caso di Successione mortis causa, dal contribuente defunto e le eventuali passività dello stesso. Ovvero debiti esistenti alla data di apertura della Successione, spese mediche e funerarie.
La Tassa, quindi, riguarda sia i beni immobili (come case, appartamenti, terreni...) che mobili (come automobili, barche, aerei, gioielli...) di proprietà del de cuius e passati agli eredi.
Sono, invece, esenti beni come:
  • Titoli di Stato o Esteri
  • Polizze Vita
  • Trattamento di Fine Rapporto o Fondi di Previdenza Complementare
  • Aziende, quote d'azienda, quote di controllo di società di capitali (a patto che i parenti in linea retta o il coniuge proseguano nell'esercizio della attività per almeno 5 anni dopo il ricevimento)
  • Veicoli iscritti al PRA (Pubblico Registro Amministrativo).

Come calcolare l'Imposta di Successione?

Per calcolare l'importo dell'Imposta è necessario, innanzitutto, individuare le aliquote e le franchigie stabilite dalla legge. Queste differiscono tra di loro relativamente al grado di parentela che intercorre tra il de cuius e l'erede in questione.
  • Coniuge, figli ed altri parenti in linea retta (ascendenti o discendenti): Franchigia di 1 milione di euro. Al superamento di questa cifra il singolo erede sarà chiamato a versare il 4% di Aliquota in merito all'importo eccedente.
  • Fratelli e sorelle: Franchigia di 100mila euro. Al superamento di questa cifra il singolo erede sarà chiamato a versare il 6% di Aliquota in merito all'importo eccedente.
  • Altri parenti fino al quarto grado, affini in linea collaterale fino al terzo grado: l'erede sarà chiamato a versare il 6% di Aliquota sul valore complessivo netto trasferito. Non è prevista l'applicazione di alcuna Franchigia.
  • Altri soggetti: l'erede sarà chiamato a versare l'8% di Aliquota sul valore complessivo netto trasferito. Non è prevista l'applicazione di alcune Franchigia.
  • Soggetti Portatori di Handicap (riconosciuti dalla Legge 104/1992): Franchigia di 1.5 milioni di euro. Al superamento di questa cifra il singolo erede sarà chiamato a versare, in base al grado di parentela nei confronti del de cuius, l'Aliquota del 4%, del 6% o dell'8%.
Le Aliquote e le Franchigie si applicano sui singoli beneficiari. Ovvero non riguardano il valore complessivo dell'eredità ma il valore in capo al singolo erede.

Come pagare l'Imposta di Successione?

Successivamente alla compilazione della Dichiarazione di Successione, che deve essere presentata dagli eredi entro 12 mesi dalla data di apertura della Successione, l' Agenzia delle Entrate invierà all'erede una comunicazione corredata da un Modello F24 per il pagamento dell'Imposta di Successione.
Il contribuente ha 60 giorni dal momento della notifica dell'avviso di pagamento per onorare l'imposta e non incorrere in more o sanzioni.
È possibile, comunque, richiedere la rateizzazione del pagamento dell'Imposta di Successione. Questo a patto che almeno il 20% dell'intero importo sia versato entro 60 giorni dalla data di notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate.
La parte restante, invece, va versata in 8 rate trimestrali (o 12, in caso di importi superiori a 20mila euro). Su queste agiscono interessi calcolati successivamente alla prima ed iniziale tranche.
Non è prevista la rateizzazione per importi inferiori a mille euro.

Attivo Ereditario con Presunzione per gioielli, denaro e mobilia

All'interno dell'Attivo Ereditario, ovvero tutti i beni ed i diritti che compongono la Successione, vengono compresi anche gioielli, denaro e mobilia. E, come tali, vanno tassati.
L'articolo 9 del Dlgs. 346/90, al comma 2, prevede che gioielli, denaro e mobilia se non dichiarati (o se dichiarati per importi minori) vengano compresi nell'Attivo Ereditario per un importo pari al 10% del valore globale netto imponibile nell'asse ereditario.
Questo al netto della presenza di un inventario analitico, redatto secondo quanto normato dagli articoli 769 e seguenti del Codice di Procedura Civile che attesti precisamente l'importo esistente di gioielli, denaro e mobilia.